1. Iscrizione alla C.C.I.A.A.;

2. Inesistenza, a carico dell’impresa, di liquidazione giudiziale, stato di liquidazione coatta o concordato preventivo senza continuità aziendale, nonché inesistenza di un procedimento in corso per l’accesso ad una di tali procedure;

3. Con riferimento alle figure apicali (ivi compresi gli amministratori di fatto) e ai direttori tecnici dell’impresa:

1. essere in regola rispetto alla normativa antimafia (in particolare, assenza di cause ostative previste dall’art. 67 del D.Lgs. n. 159/2011 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa ai sensi dell’art. 84 comma 4 del medesimo D.Lgs. n. 159/2011);
2. non avere a proprio carico precedenti penali definitivi per reati particolarmente gravi individuati dall’art. 94 comma 1 del D.Lgs. n. 36/2023 (ad esempio corruzione, concussione, turbativa d’asta, ecc…); tale requisito può essere accertato attraverso la visura del casellario giudiziale, da richiedere agli uffici delle Procura della Repubblica di competenza;

4. Inesistenza, a carico dell’impresa, di iscrizione nel casellario informatico tenuto dall’ANAC per aver presentato false dichiarazioni o falsa documentazione nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalti, nonché ai fini del rilascio dell’attestazione SOA;

5. Inesistenza di provvedimenti che comportino il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione;

6. Assenza, a carico dell’impresa, di violazione delle norme che regolano il diritto al lavoro dei disabili;

7. Inesistenza, a carico dell’impresa, di violazioni gravi definitivamente accertate e NON rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse ed alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali; tale requisito può essere accertato attraverso la consultazione della propria posizione fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrare e tramite Durc on line;

8. Inesistenza, a carico dell’impresa, di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, nonché agli obblighi in materia ambientale, sociale e del lavoro;

9. Non aver commesso gravi illeciti professionali, individuati dall’art. 98 comma 3 lettere c), e), f), g) e h) del D.Lgs. n. 36/2023, tali da rendere dubbia l’integrità o l’affidabilità dell’impresa (ad esempio risoluzioni di precedenti contratti di appalto, precedenti penali per reati commessi nello svolgimento dell’attività d’impresa anche se non definitivi, ecc…); tale requisito può essere accertato attraverso la consultazione del casellario informatico tenuto dall’ANAC (visibile anche dai soggetti interessati) e attraverso la visura del casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti, entrambi da richiedere sempre agli uffici della Procura della Repubblica di competenza.